domenica 2 settembre 2012

Rimedi meccanici contro l'isteria...

Ma quanto è carino questo film!
Ieri sera ho visto Hysteria, un film uscito in Italia questo inverno, della regista Tanya Wexler, che altro non è se non la storia dell'invenzione del vibratore (eh lo so sta settimana il tema è questo).
In sostanza, con il termine isteria, alla fine dell'800 in Inghilterra, si indicava tutto il gruppo dei normali disturbi femminili di cui tutte noi soffriamo: crisi premestruale, voglia di fare all'amore, voglia di picchiare a sangue il marito, insoddisfazione...tutte quelle cose che ci fanno fare un sano piantino per sfogarci...
Dunque, per i dottoroni idioti e maschilisti del tempo, non era concepibile che una donna non trovasse soddisfazione nello stare a casa a curare i figli ed essere ben vestita...eh...cosa potrebbe volere di più una donna (santo cielo!?!)...quindi se eri incazzata o insoddisfatta, eri malata per forza...
La cosa che fa più ridere in assoluto, e che testimonia le contraddizioni di base che popolano la mente maschile, è che l'isteria, nei casi meno gravi, si curava con...un massaggio pelvico (che è esattamente quella cosa che avete capito!)
Il massaggio, spiegano i dottori, serviva solamente a rilassare l'utero, tanto la donna non provava piacere, è noto che una donna non può raggiungere il piacere se non con la penetrazione dell'organo maschile (Sììììììììììì certo, ma intanto le pazienti non erano sceme e si godevano il trattamento)
Il film racconta di questo giovane dottore che, logorata la mano a forza di massaggi pelvici, con un amico inventore (Rupert Everett, in una di quelle parti da spostato che gli vengono tanto bene) brevetta un massaggiatore elettrico, antenato del moderno vibratore.
Di contorno, tutta una serie di personaggi tra cui la ex prostituta Molly (che fa un sacco ridere quando illustra al dottore ciò che potrebbe offrirgli) e la sufragetta idealista di Maggie Gyllenhaal, così spontanea e combattiva che a un certo punto rischia grosso (la cura più drastica per l'isteria era l'isterectomia, barbari medici maschilisti inglesi).
Sicuramente non è un capolavoro (ma non vuole neanche esserlo) e non sarà annoverato tra le pietre miliari del cinema, ma è uno di quei film in cui ridi dall'inizio alla fine e che nella sua semplicità ti conquista, un po' come Calendar Girls o Abbasso l'amore.
Certo, alcune cose sono un po' improbabili (non credo che la regina Vittoria si sia davvero fatta consegnare un vibratore, o, se l'ha fatto, tutta la mia stima) ma non c'è bisogno di prenderlo troppo sul serio, e il divertimeno è assicurato!!!

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